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Tutto ciò che una donna deve sapere per mettere la spirale
DI MARTIN WINCKLER (TRADOTTO ed ADATTATO da MATTEO COEN)
Article du 27 août 2012

Questo articolo è la traduzione di :

Tout ce que les femmes doivent savoir pour

se faire poser un DIU (" stérilet ")

Molte donne, via mail o di persona, mi dicono : « Mi piacerebbe farmi mettere il dispositivo intra-uterino (IUD, “intra-uterine device”, comunemente detto “spirale”) ma il mio medico si rifiuta perché non ho mai avuto figli. »

Molti medici, francesi o italiani, rifiutano di mettere uno IUD alle donne che glielo chiedono e propongono in alternativa dei metodi contraccettivi meno efficaci. Questo atteggiamento è inaccettabile ! Tanto più che in un recente articolo scientifico viene affermato chiaramente che le gravidanze indesiderate sono venti volte meno frequenti nelle donne che portano uno IUD rispetto a coloro che prendono la pillola !!!

L’uso dello IUD nella donna che non ha mai avuto figli (“nullipara”) è ormai mondialmente accettato (anche se il vostro ginecologo potrebbe NON essere d’accordo...) ! Si veda ad esempio il documento dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS/WHO) del 2004 (World Health Organization, Medical Eligibility Criteria for Contraceptive Use, Third Edition, World Health Organization, 2004) in cui si afferma che : “in linea di massima questo metodo (scil. lo IUD) può essere utilizzato anche dalle nullipare” (il documento, tradotto in italiano a cura della SMIC -società medica italiana per la contraccezione- lo potete scaricare cliccando qui).

Qui invece potere scaricare il Bollettino della Società Italiana della Contraccezione (I quadrimestre 2009) (S.I.C.) in cui, nel paragrafo “Dispositivi contraccettivi intrauterini : un aggiornamento”, si afferma : “...non è più controindicato l’inserimento dello IUD nelle nullipare, questo può essere solo un poco più difficoltoso dato le caratteristiche del collo (scil. uterino)”

Informazioni utili, ad esempio l’elenco delle controindicazioni alla posa di uno IUD, le trovate anche sul sito dell’AGITE

Per chi sa il francese :
qui potere trovare le raccomandazioni ufficiali dell’HAS
del Dicembre 2004
.

Insomma, non ho inventato proprio nulla !!!
Queste informazioni si possono trovare nei siti internazionali dedicati alla contraccezione (peraltro un argomento di grande interesse per i medici dei paesi in via di sviluppo).

Eccovi dunque tutto quello che dovete sapere se siete interessate a questo tipo di contraccezione.

MW.

NOTA BENE :

L’articolo è stato adattato alla situazione italiana dal traduttore (MC) che si assume la piena responsabilità dei propri adattamenti.


Cos’è lo IUD ?

Lo IUD, abbreviazione dell’inglese “intra-uterine device” -dispositivo intrauterino- (“spirale”) è un dispositivo contraccettivo che il medico inserisce nell’utero della donna che desidera una contraccezione (temporanea o duratura). È più efficace e meno “vincolante” della pillola.


Lo IUD provoca un mini-aborto, come si sente dire ?

No, nella maniera più assoluta ! QUA spiego perché.


Quanti tipi di IUD esistono ?

Ne esistono di due tipi :

1. IUD al rame

È un dispositivo lungo meno di 4 cm, in genere a forma di “T”, composto da un materiale plastico ricoperto da un filo di rame (avvolto “a spirale”) e da due manicotti in rame. La sua azione contraccettiva dipende dal rame : maggiore è la superficie di rame, maggiore è l’efficacia contraccettiva dello IUD.
Il rame ha un’azione spermicida : distrugge gli spermatozoi che attraversano l’utero mentre risalgono verso le tube di Falloppio dove li aspetta l’ovocita (nota bene : prima che avvenga l’ovulazione).

Su questo sito potete scaricare il Bollettino della Società Italiana della Contraccezione (I quadrimestre 2009) che elenca tutti i tipi di IUD in commercio in Italia.

Quindi : più rame c’è, maggiore è l’efficacia dello IUD.

La superficie in rame dei diversi IUD è la seguente [1] :

 Gravigard, MiniGravigard, Anticon Mini : superficie di rame=200 mm². Hanno una superficie in rame molto ridotta : sono gli IUD meno efficaci e non dovrebbero più essere utilizzati. Se vi prescrivono uno di questi IUD, rifiutatelo !

 Anticon 300 e No Gravid P 300 : superficie in rame=300 mm². Non è sufficiente per assicurare una contraccezione ottimale. Evitateli !

 Gynefix : superficie di rame=330 mm². Il dispositivo non ha la cornice in polietilene ed è più flessibile. È lo IUD normalmente usato in Inghilterra e nei Paesi Bassi ed è disponibile anche in Italia. (In Francia non si trova più : troppi pochi ginecologi lo usavano e il fabbricante ne ha cessato la distribuzione).

 Anticon Gold, Multiload CU 375, Multi-Safe 375, Multi-Safe 375 “short” : 375 mm² di rame. Il Multi-Safe 375 è disponibile in due “taglie” : standard e short. La short è quella destinata alle donne che non hanno avuto figli.

 Neo-Safe TCU 380, No Gravid M 380, Nova T 380 : 380 mm² di rame. Secondo le raccomandazioni ufficiali ha una durata d’azione di 10 anni.

 Anticon 400 : 400 mm² di rame.

Le attuali raccomandazioni per la contraccezione con uno IUD al rame sono queste :

 lo IUD al rame può essere utilizzato come metodo contraccettivo di prima scelta anche da una donna giovane (meno di 20 anni)

 lo IUD al rame può essere inserito subito dopo un’IVG (interruzione volontaria di gravidanza) o un parto cesareo (prima della sutura dell’utero) e 4 settimane dopo un parto naturale

 tutti gli IUD al rame con più di 370 mm² di rame possono essere lasciati nell’utero per almeno 7 anni (alcuni anche 10)

 qualsiasi tipo di IUD messo in una donna di 40 anni o più può essere lasciato nell’utero fino alla menopausa senza bisogno di sostituirlo


L’efficacia dello IUD in rame

La percentuale di gravidanze dopo inserzione del TCU 380A (TT 380 in Francia) è dello 0,5% per anno (0.5 gravidanze su cento donne/anno, cioè 1 gravidanza su 100 donne ogni 2 anni). [2]

L’insuccesso (=restare incinte senza volerlo) è 3 volte meno frequente che con la pillola !!!

Clicca qui per consultare il documento della Federazione Internazione di Planning Familiare (Interational Federation of Family Planning ; documento in francese)


In Italia ci sono 13 IUD al rame differenti, ma solo 9 sono utili !

I nove IUD al rame utili sono :

 Gynefix (1) e Gynefix mini (2) -330 mm² di rame, senza cornice in polietilene, più flessibile- è lo IUD normalmente utilizzato in Inghilterra e nei Paesi Bassi. È disponibile in Italia (ma pochi ginecologi lo mettono). In Francia non più disponibile : il fabbricante ne ha cessato la distribuzione perché troppi pochi ginecologi lo usavano.

 Multiload CU 375 (3), Multisafe CU 375 (4), Multisafe CU 375 “short” (5) -375 mm² di rame-. Hanno uno svantaggio : a causa della loro forma (ad “ombrello”) sarebbero responsabili di un aumento di durata e quantità delle mestruazioni. Io, personalmente, non li prescrivo più (anche gli specialisti inglesi hanno smesso di prescriverli)

 Neosafe T CU 380 (6), Nogravid M 380 (7), Nova T 380 (8), IUD con 380 mm² di rame (sui 3 bracci del dispositivo). Lo IUD TT380, quello di referenza nel mondo intero, che si può mantenere in sede per 12 anni (USA), in Italia non è commercializzato.

 Anticon 400 (9), con 400 mm² di rame.

Gli IUD che non dovrebbe più essere messi sono :

 Anticon Mini, Gravigard, Gravigard Mini : la loro superficie in rame non assicura un effetto anticoncezionale adeguato ! Quindi, scientificamente parlando, non dovrebbero più essere messi (leggi qui).

Un effetto anticoncezionale non ottimale lo si ha anche con :

 Anticon 300 e Nogravid P 300 (vedi sopra).

Tutti gli IUD con superficie in rame >330 mm² hanno un’efficacia molto lunga : diversi studi hanno dimostrato che il rame è efficace per almeno 7 o 8 anni (nel caso del TT380 -che in Italia non c’è- si parla di 10-12 anni). Questo significa che non c’è mai bisogno di sostituire uno IUD con urgenza !

2. IUD contenente ormoni (“spirale medicata”)

Contiene un ormone progestinico (il levonorgestrel [3]) a rilascio continuo per 5 anni (il nome commerciale è Mirena).

Il progestinico esercita diversi effetti :

 ispessisce le secrezioni del collo dell’utero (la porta d’entrata) rendendole “invalicabili” agli spermatozoi

 diminuisce lo spessore dell’endometrio (il tessuto che tappezza l’interno dell’utero) riducendo così durata e quantità delle mestruazioni.

Attenzione : in alcune donne le mestruazioni possono scomparire per tutti i 5 anni che lo IUD rimane in sede, senza che questo abbia alcun effetto sulla salute o la fertilità della donna. Potete rimanere incinte senza problemi subito dopo la rimozione dello IUD.

 può diminuire i dolori mestruali (in alcune donne)

Lo IUD Mirena è di grande efficacia : il rischio di gravidanza indesiderata è inferiore allo 0.5%.


Qui su : lo IUD Mirena.

Il braccetto verticale contiene una riserva di progestinico (l’ormone contraccettivo presente in tutte le pillole e gli altri metodi di contraccezione ormonale, ad es. impianto, iniezioni). È efficace per almeno 5 anni (probabilmente è attivo anche oltre : fino a 7 anni, secondo alcuni specialisti inglesi).


Non ho figli. Posso farmi mettere uno IUD ?

Sì ! L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Federazione Internazionale di Pianificazione Familiare (IPPF) affermano entrambe che anche nelle donne con meno di 20 anni, con o senza figli, i vantaggi dello IUD superano decisamente gli svantaggi.

Qui trovate le linee guida ufficiali dell’IPPF (International Planned Parenthood Federation (sono in francese).

L’HAS (ex ANAES) agenzia francese governativa ha fatto la stessa affermazione in un documento ufficiale pubblicato nel 2004.

Cliccando qui trovi le raccomandazioni ufficiali dell’HAS, pubblicate nel Dicembre 2004.
Falle leggere al tuo medico !!! (Sono in francese).

In italiano, ecco alcuni documenti interessanti :

 S.I.C. Donna News (Bollettino della Società Italiana della Contraccezione, I quadrimestre 2009). A pagina 18 si afferma “... non è più controindicato l’inserimento dello IUD nelle nullipare, questo può essere solo un poco più difficoltoso dato le caratteristiche del collo uterino delle nullipare”. (Lo puoi scaricare qui http://www.sicontraccezione.it/pubblicazioni/index.html).

 “Criteri medici di eligibilità” dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ; versione Italiana -Dicembre 2009- curata dalla SMIC -Società Medica Italiana per la Contraccezione-). Per gli IUD nelle nullipare si afferma “i vantaggi di utilizzare il metodo superano spesso i rischi teorici o provati”. Potete scaricare il documento qui

 Le controindicazioni assolute e relative alla posa di uno IUD , sul sito dell’AGITE (Associazione dei Ginecologi Territoriali). Le trovate qui.


Ho uno IUD, l’estate si avvicina e mi sono messa a dieta. Ho già perso 4 Kg ma vorrei perderne in tutto una decina. La spirale può spostarsi ? (Immagino che si dimagrisca dappertutto, anche negli organi interni... no ?).

Ecco un’altra diceria come quella, del tutto infondata, secondo cui gli anti-infiammatori annullerebbero l’efficacia dello IUD (qua spiego perché è una diceria).
 [4]

L’utero è un organo con una grossa componente muscolare e non ha grasso al suo interno, ma solo attorno. La perdita di peso non può far “dimagrire” l’utero. Per lo stesso motivo non si rischia neppure il dimagrimento di cuore e polmoni : è solo il grasso sottocutaneo che si riduce. È importante ricordare, anche, che l’utero è una cavità molto piccola (soprattutto nelle donne che non hanno mai portato a termine una gravidanza). Nessun rischio quindi : lo IUD resta al suo posto e non si muove !
C’è un caso in cui lo IUD si può spostare : sotto la spinta di forti contrazioni uterine. Ma non preoccupatevi : le contrazioni dell’utero non passano inosservate e, in ogni caso, uno IUD che si sposta fa male !

In altre parole : se vi dimenticate di avere lo IUD vuol dire che lo è al suo posto e che va tutto bene.


Un medico può rifiutarsi di mettermi lo IUD ?

In teoria NO, a meno che non ci siano delle REALI controindicazioni. Spesso però (tanto in Francia che in Italia) ginecologi e medici “di base” si rifiutano di mettere lo IUD alle donne che non hanno mai avuto figli. Questo atteggiamento NON HA ALCUNA BASE SCIENTIFICA.

Chi si rifiuta di mettere uno IUD si giustifica dicendo che l’inserzione dello IUD può provare delle infezioni : un’affermazione falsa !

Le infezioni sono causate dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST) che, a loro volta, sono trasmesse dal partner sessuale (dai partners sessuali) ... Lo IUD non c’entra un bel niente !

Chi si rifiuta di mettere uno IUD spesso dice che può essere causa di sterilità... ma anche quest’affermazione è falsa !

La sterilità può essere causata da infezioni non trattate, causate da MST trasmesse dal partner sessuale (dai partners sessuali).

Insomma : ancora una volta lo IUD non c’entra nulla !

C’è poi chi dice che è “vietato” mettere uno IUD a chi non ha mai avuto figli. È falso.

Già diversi anni fa il Sertalia (mai commercializzato in Italia), uno IUD al rame ormai ritirato dal mercato, era stato ufficialmente “riconosciuto” come uno IUD adatto alle donne che non avevano mai avuto figli (“nullipare”).

Sul mercato ora si trovano degli IUD in due taglie. La taglia mini/short/piccola è quella dedicata alle donne che non hanno mai partorito.

Buona notizia !!! Dal Dicembre 2004 anche le raccomandazioni ufficiali dell’HAS (Haute Autorità de Santél ex ANAES) dichiarano a chiare lettere che lo IUD non è riservato solo alle donne che hanno già avuto dei figli.

 Leggi questo un articolo.

 Qui invece trovi il rapporto dell’HAS.
Fate leggere queste raccomandazioni al vostro medico, o ginecologo. E, se non basta... cambiate medico !


Quale IUD scegliere ?

- Se avete già avuto una gravidanza e avete partorito almeno una volta :

 Chiedete uno IUD da 380 mm² di rame (la referenza internazionale è lo IUD TT 380 commercializzato in Francia ed in Inghilterra, ma non in Italia), ad es. Neosafe T CU 380, Nogravid M 380, Nova T 380. Se avete delle mestruazioni abbondanti una buona scelta può essere lo IUD Mirena. Potreste anche provare entrambi i modelli di IUD (in rame ed ormonale) : se non ne tollerate uno, potete passare all’altro.

ATTENZIONE : può anche succedere che il medico si rifiuti di mettervi lo IUD perché non lo sa fare !!! Non si tratta certo di un buon motivo : gli IUD sono facili da mettere e fa parte del lavoro del medico metterli ! (Non vi sembra ridicolo che uno/a che ha fatto almeno 10 anni di studi si rifiuti di inserire un tubicino di plastica ?).

- Se non avete mai avuto figli :

 Chiedete uno IUD mini o short. Ad es. il Gynefix mini o Multisafe CU 375 “short”.


Cosa fare se il medico di rifiuta di mettermi uno IUD ?
E se mi propone uno IUD poco efficace ?

- 1° Stampategli un po’ di documenti scientifici ufficiali e fateglieli leggere.

Qui trovate le linee guida ufficiali della IFPP (International Planned Parenthood Federation, in francese) e qui il documento ufficiale dell’HAS (in francese). Scaricate i documenti e fateglieli leggere.

In italiano, trovate :

 S.I.C. Donna News (Bollettino della Società Italiana della Contraccezione, I quadrimestre 2009). Dove, a pagina 18 si afferma “... non è più controindicato l’inserimento dello IUD nelle nullipare, questo può essere solo un poco più difficoltoso dato le caratteristiche del collo uterino delle nullipare”. (Lo puoi scaricare qui).

 “Criteri medici di eligibilità” dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ; versione Italiana -Dicembre 2009- curata dalla SMIC -Società Medica Italiana per la Contraccezione-). Per gli IUD nelle nullipare si afferma “i vantaggi di utilizzare il metodo superano spesso i rischi teorici o provati”. Potete scaricare il documento cliccando qui.

 Sito AGITE (Associazione dei Ginecologi Territoriali). Qui potete trovate le controindicazioni assolute e relative alla posa di uno IUD.

- 2° Chiedetegli di spiegarvi il motivo del suo rifiuto.

Il medico deve darvi una motivazione scientifica che figuri fra le controindicazioni riportate nel documento dell’IPPF (vedi sopra ; categorie 4 e 3, pagina 2), o anche nel sito dell’AGITE. Se si rifiuta di mettervi lo IUD senza darvi una valida spiegazione scientifica, cambiate pure medico, ma fategli presente che non mancherete di far sapere attorno a voi che non è certo un medico aggiornato !

Non vi consiglio di sporgere denuncia : costa caro e non serve a niente. In compenso scrivete una lettera pepata all’ordine dei medici in cui segnalate quel che è successo. L’ordine dovrà trasmettere questa lettera al medico, e a nessun medico fa piacere ricevere delle lettere di protesta.

Perché, lo ripeto, le raccomandazioni ufficiali precisano che non è vietato e neppure pericoloso mettere uno IUD in una nullipara !

NB : In Francia le ostetriche possono prescrivere qualsiasi tipo di metodo contraccettivo (e, per inciso, mettono sempre più IUD). Farsi inserire uno IUD da un’ostetrica può essere una buona idea... peccato che in Italia questa possibilità non esiste !


Lo IUD favorisce le infezioni ?

No. Uno IUD (al rame o ormonale) non favorisce le infezioni della vagina, dell’utero o delle tube. Sono i(l) partner(s) sessuali che trasmettono le MST. Le donne con IUD non hanno più infezioni rispetto alle donne senza !


Lo IUD favorisce le gravidanze extra-uterine ?

No. Anzi : la gravidanza extra-uterina (cioè una gravidanza che si sviluppa fuori dell’utero, e in genere nelle tube di Falloppio) è meno frequente in chi ha uno IUD rispetto a chi non usa alcun metodo contraccettivo perché una donna che ha uno IUD raramente resta incinta !
Le principali cause di GEU (gravidanza extra-uterina), infatti, sono :
1. Infezioni delle tube (salpingiti) gravi o non trattate
2. Malformazioni delle tube di Falloppio (raro)
3. Il fumo di tabacco.

Leggi quest’articolo.


È meglio uno IUD al rame o uno IUD ormonale ?

Il metodo migliore è quello migliore per chi lo usa.
Una donna con mestruazioni abbondanti e dolorose starà meglio con uno IUD ormonale.
Una donna con mestruazioni brevi e senza dolore può portare uno IUD al rame senza alcun problema, soprattutto se non vuole una contraccezione ormonale.
La donna deve scegliere in base alle proprie esigenze.


Durante la gravidanza/prendendo la pillola sono ingrassata. È meglio uno IUD al rame o ormonale ?

Nella mia esperienza le donne che in quelle circostanze sono ingrassate rischiano di ingrassare anche con lo IUD ormonale (lo stesso vale per l’impianto). Io consiglio lo IUD al rame.


Dove posso trovare un medico che accetti di mettermi uno IUD ?

Eccovi qualche idea, da seguire nell’ordine proposto, sulle cose da fare se il vostro medico si rifiuta di mettervi uno IUD :

1° Domandate al vostro medico di famiglia di indicarvi il nome di un ginecologo che sia d’accordo nel mettere uno IUD ad una donna che non ha mai avuto figli. Forse ne conosce uno.

2° Contattate il consultorio familiare più vicino a voi e prendere un appuntamento con un ginecologo che opera in quella struttura. Qui trovate un elenco dei consultori familiare italiani.
Rivolgetevi all’AIED (associazione italiana per l’educazione demografica), un’associazione che storicamente si occupa di salute della donna.
Ma soprattutto : al prossimo appuntamento dal medico portategli il documento dell’IPPF e domandategli di mettervi lo IUD che avete scelto.

Ulteriori informazioni potete trovarle nel libro Contraceptions mode d’emploi (“Contraccezione, istruzioni per l’uso”), 2nda edizione, di Martin Winckler, Edizioni Au diable Vauvert, 2003. (Davvero un bel libro : ma è solo in francese, non ne esiste una traduzione in italiano, purtroppo).

Altre informazioni potete trovarle su Choisir sa contraception (Scegliere la propria contraccezione), Edizioni Fleurus, 2007. (Anche questo è davvero un bel libro... ma anche di questo esiste solo l’edizione francese)

Cliccando qua sotto puoi scaricare :
 il documento dell’IPPF (International Planned Parenthood Federation) -in francese-.
 il documento dell’HAS -in francese-.
 il Bollettino della Società Italiana della Contraccezione(Il numero con le informazioni utili sullo IUD è quello del I quadrimestre 2009).
 i “Criteri medici di eligibilità” dell’OMS
 il sito dell’AGITE (Associazione dei Ginecologi Territoriali), dove trovate le controindicazioni assolute e relative alla posa di uno IUD


Magali, dopo aver letto questo articolo, mi ha scritto :

Buongiorno ! Nel suo articolo lei scrive :

"Chi si rifiuta di mettere uno IUD si giustifica dicendo che l’inserzione dello IUD può provare delle infezioni : un’affermazione falsa !
Le infezioni sono causate dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST) che, a loro volta, sono trasmesse dal partner sessuale (dai partners sessuali) ... Lo IUD non c’entra un bel niente !
Chi si rifiuta di mettere uno IUD spesso dice che può essere causa di sterilità... ma anche quest’affermazione è falsa !
La sterilità può essere causata da infezioni non trattate, causate da MST trasmesse dal partner sessuale (dai partners sessuali).
Insomma : ancora una volta lo IUD non c’entra nulla !
"

Nel documento dell’IPPF c’è però scritto (pag. 5) :

“Le infezioni delle basse vie genitali (cervicite, a carico del collo dell’utero e vaginite) sono circa 2 volte più frequenti nelle donne che portano uno IUD, rispetto a chi ricorre a dei metodi contraccettivi ormonali”.

Chi ha ragione ?
Nella speranza di avere un chiarimento da parte sua, la ringrazio anticipatamente,
Magali.

Cara Magali,

Il problema che solleva è interessante e mi fa venir voglia di scrivere un articolo proprio su questo punto. La ringrazio fin d’ora ! Per farla semplice : se dico che chi guida una Mercedes fa più infarti di uno che guida una Twingo (e peraltro è vero), la conclusione da trarre non è che le Mercedes fanno venire l’infarto ma che i guidatori dell’una o dell’altra macchina non hanno le stesse caratteristiche. In questo caso specifico : chi guida una Mercedes è generalmente un uomo ed più vecchio, più grasso, e fuma di più rispetto ad uno che guida la Twingo. Tutto questo giustifica il più alto tasso d’infarti in chi guida la Mercedes. Non è la macchina ad esser causa della malattia : è solo il “segno esteriore” di uno stile di vita che è la causa della malattia.

In altre parole 2 popolazioni possono differire per ragioni che non sono quelle più evidenti. Per lo IUD vale lo stesso.

Bisogna ricordare che il bollettino dell’IPPF si rivolge soprattutto ai medici dei paesi in via di sviluppo. Questo non significa che non vada bene per la Francia o l’Italia, ma semplicemente che deve essere interpretato tenendo conto del contesto.

La maggior parte delle donne che prende la pillola vive nei paesi industrializzati, perché la pillola è un metodo contraccettivo costoso.

La maggior parte delle donne che porta uno IUD, invece, abita nei paesi in via di sviluppo. La frequenza delle MST è molto maggiore in Africa, Asia e America del Sud (dove si usa lo IUD) rispetto all’Europa (dove si usa soprattutto la pillola).

La pillola e l’impianto, più usate nei paesi industrializzati, contengono degli ormoni che proteggono un po’ (ma non completamente) contro alcuni tipi di infezione (ad es. da Gonococco o da Chlamydia). Questi ormoni, che ispessiscono le secrezioni del collo dell’utero, non impediscono solo la risalita degli spermatozoi... ma anche quella di alcuni microbi ! Ecco perché nei paesi industrializzati c’è stata, di pari passo con l’uso della pillola, una progressiva riduzione delle infezioni del collo dell’utero. La colpa, quindi, non è dello IUD..., N.d.T.

Quello che accade nei paesi industrializzati è questo : le MST a carico della vagina e del collo dell’utero sono in aumento, ma le infezioni uterine legate al passaggio di un microbo all’interno dell’utero o nelle tube di Falloppio, sono molto meno frequenti (grazie al piccolo effetto protettivo della piccola). Lo ripeto : la colpa non è dello IUD..., N.d.T.

ATTENZIONE : nonostante un piccolo effetto protettivo contro alcuni batteri, la pillola ed i metodi ormonali non proteggono contro l’AIDS o l’epatite e non impediscono neppure la contaminazione da parte di un partner infetto se si hanno dei comportamenti a rischio (ad es. partners multipli). A parte il profilattico, non esiste alcun metodo contraccettivo che offra una protezione dai diversi tipi di microorganismi (batteri, virus, funghi) germi.

Il bollettino dell’IPPF dice solo che nelle zone dove lo IUD è più usato, cioè i paesi in via di sviluppo, lo IUD viene messo soprattutto a delle donne ad alto rischio di MST (i fattori di rischio più comuni sono povertà, poligamia , partners multipli, prostituzione, promiscuità, ecc.).

Per curare queste malattie occorre diagnosticarle in tempo.

In ogni caso le MST non rappresentano una controindicazione definitiva alla posa di uno IUD : bisogna diagnosticarle, curarle, e poi si può mettere lo IUD. È uan cosa che si fa abitualmente, quella di curare un’infezione prima di mettere lo IUD : personalmente io io non poso mai uno IUD ad una donna con un’infezione del collo dell’utero prima di aver trattato l’infezione. Se per un qualsiasi motivo la donna non può tornare alla visita di controllo, solo in questo caso le prescrivo un terapia e contemporaneamente le metto lo IUD spiegandole però che è indispensabile curare bene l’infezione. È così che fanno i medici inglesi.
Non bisogna comunque mai dimenticare che la probabilità di restare incinta in assenza di una contraccezione è infinitamente più grande di quella di infettarsi senza preservativo.

Per quel che riguarda, la Francia e l’Italia, bisogna ricordarsi che :

 se avete un’attività sessuale a rischio di malattie sessualmente trasmissibili (MST ; come partners multipli, o partner con partners multipli) BISOGNA usare il preservativo E un metodo contraccettivo efficace (IUD, pillola, o impianto). I preservativi, infatti, non sono sufficienti ad assicurare da soli una contraccezione efficace.
 se non avete un’attività sessuale a rischio (relazione esclusivamente monogame) la contraccezione con IUD, pillola, o impianto è sufficiente.

Spero di aver risposto alla sua domanda che mi ha permesso di fare chiarezza su un punto sicuramente spinoso anche per le altre lettrici.

Con affetto,

Martin W.


Cliccando qui potete accedere ad un sito canadese (in francese) dove si parla di IUD nelle nullipare ed anche di altri temi sulla contraccezione.
La sezione “IUD” di questo sito contiene molti articoli sullo IUD (la spirale). Potete consultarla qui.

Potete scaricare tutti gli articoli (in francese e italiano) a cui si fa riferimento nel testo cliccando sull’immagine dello IUD quassù.

Martin Winckler
(tradotto ed adattato alla situazione italiana da Matteo Coen)


[1L’elenco degli IUD al rame commercializzati in Italia è tratto dal Bollettino della Società Italiana della Contraccezione, I quadrimestre 2009. Si può scaricare su questo sito : http://www.sicontraccezione.it/pubblicazioni/index.html

[2Il TCU 380A, la referenza internazionale per quel che riguarda gli IUD, non è commercializzato in Italia.

[3Lo stesso tipo di ormone che, assieme all’etinilestradiolo, si trova nelle "pillole combinate di seconda generazione", N.d.T.

[4Per chi non sa il francese : questa diceria si basa su una vecchia ipotesi (falsa) secondo la quale il meccanismo anticoncezionale dello IUD dipenderebbe da un effetto anti-infiammatorio locale (nell’utero), che i farmaci anti-infiammatori sarebbero capaci di ridurre. Non preoccupatevi : non è vero !

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